venerdì 29 agosto 2008

@ LA FOLLE INTENSITA'


Ora è in me profonda consapevolezza:
percepisco bene l'intenso e forte odore,
sentendo con esso una così particolare ebrezza
che sprigiona subito il suo più naturale candore...

Ma qual'è il suo segreto se in totale fermezza,
riesce a ribollirmi d'intensità ogni volta il cuore?
Dentro di me così nutro un continuo senso di ardore
dovuto alla mancanza di ogni logica asprezza;

Tali risposte sono cemento per il mio vitale muro
che con la Follia ho creato e poi ammantato
in una struttura insita nel vitale mio duro
e con la scoperta della "Folle forza" impregnato.

Questa niente fa oltrepassare senza il mio volere di sicuro
se ciò che vuol salire desidero che venga tutto devastato...
Le mie passioni, pennello con lei delicatamente curo
ottenendo il dipinto che fin da piccolo ho desiderato.


COMMENTO:
Reeko ha raggiunto la sua profonda consapevolezza di essere “non usuale” sia in un profilo fisico dovuto al fatto di dover vivere seduto su di una carrozzina ma anche e sopratutto sotto un profilo mentale dove ha una concezione della vita profondamente diversa rispetto a prima in quanto ormai la sua prospettiva ultima e futura è quella di vedere irrimediabilmente tutto da seduto e di non poter più muoversi e agire liberamente e autonomamente come una volta; allora subito Reeko si chiede quale sia il suo segreto se riesce a far ribollire ogni volta il proprio cuore semplicemente e solamente leggendo o componendo dei versi in rima; lui ha un giudizio sul proprio “essere” paradossale perchè dice che un ragazzo normale dovrebbe star male e soffrire per le sue avverse vicissitudini che lo hanno colpito a 25 anni e invece riesce sempre a raggiungere una pura felicità che pur non avendo una precisa origine lo ha sempre caratterizzato. Reeko la definisce una "felicità paradossale" che non esiste e quindi non può essere generata in una situazione di normale routine quotidiana e perciò non si riesce a trovare i giusti appigli che possano spiegare tutta questa sua intensa gioia interiore. La risposta prende però subito vita se tutto viene spostato ad una "Folle logica" perchè <<è cemento per il mio vitale muro>>, attraverso la Follia i comportamenti di Reeko acquistano immediatamente un senso ben definito: Reeko è consapevole che dopo l'incidente ha così scoperto la Folle arte del vivere, un arte profonda che riesce ad "andare oltre" (come lui stesso per la prima volta ha definito la Follia..) distruggendo in questa maniera tutti i più grandi e palesi dolori, riuscendo ad esaltare al massimo le più piccole passioni come ha sempre provato a fare egli stesso fin quando ancora era adolescente con la sua passione giornaliera ad esempio per la scrittura. L'azione che in lui esercita la Follia viene poi spiegata nelle ultime due righe: "Le mie passioni come pennello con lei delicatamente curo" la Follia riesce a curare nella maniera più esaltante il più piccolo particolare riconducendo tutti i tasselli a quel piano interiore sempre desiderato fin da piccolo e "ottenendo un dipinto che fin da piccolo ho desiderato", ottenendo così quel modo di essere, di ragionare e vivere che ha sempre desiderato fin da piccolo quando ancora era del tutto inconsapevole di questo.

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